Un Uomo venuto da lontanoSabato 30/4  h20.40 e dom 1/5 h11.30 in onda su TeleBoario

Un Uomo venuto da lontano
Sabato 30/4 h20.40 e dom 1/5 h11.30 in onda su TeleBoario

“Un Uomo venuto da lontano – Omaggio a Karol”
Racconto teatrale su scritti e poesie di Karol Wojtyla

Interpreti: Bibi Bertelli
Coro voci recitanti Gruppo Ctv: Enrico Armanini, Domenico Asticher, Alice Bonino, Luciana Dellanoce, Anna Gheza, Gigi Pezzotti, Tiziana Salvini, Gioele Castelli, Angelo Somaini
Coordinamento scenico: Bibi Bertelli

“Karol Wojtyla indaga l’uomo nella dinamica esistenziale,nelle convinzioni cristiane, nell’attività concreta. Sulla ricchezza poetica di Karol Wojtyla si stagliano alcune certezze della dottrina cristiana. Il poeta si innalza verso Dio, facilitato dalla fede e trasportato dall’amore per lodarlo OVUNQUE SI TROVI(Mons. Santino Spartà)un uomo venuto da lontanoUn Uomo venuto da lontanoUn uomo venuto da molto lontano / negli occhi il ricordo dei campi di grano / il vento di Auschwitz portava nel cuore / e intanto scriveva poesie d’amore / amore che nasce dentro il cuore dell’uomo / per ogni altro uomo. Un uomo venuto da molto lontano / stringeva il dolore e un libro nella mano / qualcuno ha sparato ed io quel giorno ho pianto / ma tutto il mondo gli è rimasto accanto: / quel giorno il mondo ha ritrovato il cuore, / la verità non muore. / Un uomo che parte / vestito di bianco, / per mille paesi e non sembra mai stanco / ma dentro i suoi occhi / un dolore profondo: / vedere il cammino diverso del mondo / La guerra e la gente che cambia il suo cuore /La verità che muore ./ Và,dolce Grande Uomo và / và parla della Libertà /Và dove la guerra, fame e povertà hanno ucciso anche la dignità./Và e ricorda a questo cuore mio…..Che Caino sono pure io / Dall’Est è arrivato il primo squillo di tromba / il mondo si ferma, / c’è qualcosa che cambia!/ Un popolo grida:” Noi vogliamo DIO, la libertà è solo un dono Suo” /Tu apri le braccia e incoraggi i Figli ad essere Fratelli. / Và, dolce Grande Uomo và.. / Và, parla della Libertà. Và, dove l’uomo ha per sorella solo lebbra e mosche sulle labbra/ Và, e ricorda a questo cuore mio.(Amedeo Minghi)